I miracoli di Gesù

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Gesù ferma la grandine per ringraziare il contadino che lo ospita (428.6)

"La pace a te, Giuda" risponde brevemente Gesù e aggiunge: "Parleremo nelle case. Vieni, chè il temporale incombe."
Infatti cominciano le folate di vento sollevante nubi di polvere dalle strade arse, e il cielo si copre di nubi di ogni forma e colore e l'aria si fa gialla e livida... E i primi goccioloni caldi, radi, cominciano a cadere, e i primi lampi solcano il cielo divenuto quasi notturno...
Si danno a correre e soltanto le loro gambe buone, pungolate dal desiderio di non essere inondati da un acquazzone, li fa giungere alla prima casa quando, fra un rombo di saetta che cade poco lontano, un diluvio d'acqua mescolata a grandine si abbatte sulla zona fra un grande odore di terra bagnata e di ozono sprigionato dai lampi senza sosta...
Entrano, e per fortuna è casa munita di portici e abitata da contadini credenti nel Messia. E con venerazione essi invitano il Maestro a prendere alloggio coi suoi compagni "come se la casa fosse tua. Ma alza la tua mano a fugare la grandine per pietà del nostro lavoro" dicono affollandosi intorno a Gesù.
Gesù alza la mano e segna i quattro punti cardinali, e acqua sola scende dal cielo ad abbeverare i frutteti, i vigneti, i prati, e purificare l'atmosfera tanto pesante.